NAPOLI CITTÀ OBLIQUA
Recuperare, trasformare e ricollegare il sistema di scale e gradonate di Napoli
2014 – 2015
Napoli, Italia
Tipologia: Progetto collettivo nell’ambito di un corso a crediti liberi
Attività: Analisi urbana, indagine fotografica, proposta progettuale
Ruolo: Partecipazione al gruppo di lavoro per analisi e sviluppo progettuale
ITA/ Napoli Città Obliqua nasce all’interno del ciclo di seminari Forme e Disegni della Città Contemporanea, coordinato da Anna Terracciano presso il DiARC – Università degli Studi di Napoli Federico II. Il lavoro, sviluppato da Francesco Sammarco, Ciro Sepe e Danilo Vinaccia, affronta il tema del recupero, della trasformazione e del ricollegamento del sistema di scale e gradonate di Napoli, infrastrutture urbane spesso dimenticate ma fondamentali per ricucire i tessuti collinari e le aree di margine della città.
La ricerca si colloca in un più ampio quadro di studi sulla condizione urbana della dispersione e nella prospettiva di innovazione che la progettazione urbanistica persegue da anni: interpretare la complessità della città contemporanea, fornendo strumenti per immaginare strategie di trasformazione di singole parti e visioni d’insieme per il futuro.
L’indagine fotografica e cartografica ha messo in luce criticità e potenzialità di questo patrimonio infrastrutturale, individuando azioni per valorizzarne il ruolo come spina dorsale pedonale e paesaggistica della città, connettendo emergenze storiche, spazi pubblici e percorsi urbani.
ENG/ Naples Oblique City was developed within the seminar cycle Forms and Drawings of the Contemporary City, coordinated by Anna Terracciano at DiARC – University of Naples Federico II. The project, by Francesco Sammarco, Ciro Sepe, and Danilo Vinaccia, addresses the recovery, transformation, and reconnection of Naples’ system of stairways and stepped paths – often overlooked urban infrastructures that are key to stitching together the city’s hilly areas and urban margins.
The research is part of a broader framework of studies on urban dispersion and the innovative approach pursued by urban design: interpreting the complexity of the contemporary city while providing tools to envision both strategic transformations of specific parts and comprehensive visions for the city’s future.
Through photographic and cartographic surveys, the work revealed the critical issues and potential of this infrastructural heritage, outlining actions to enhance its role as a pedestrian and landscape backbone, connecting historical landmarks, public spaces, and urban routes.


Nella fase preliminare del lavoro il gruppo si è occupato della costruzione di un semplice database GIS per organizzare tutti i materiali e le informazioni necessari alle diverse elaborazioni. Il quadro conoscitivo, formato da dati e cartografie digitali già disponibili e arricchito dalla ricerca e digitalizzazione dell’intero sistema delle Scale di Napoli, ha costituito la base per passare alla fase di restituzione grafica.
L’approccio scelto ha previsto la scomposizione, la selezione e la semplificazione di alcuni elementi caratterizzanti il territorio napoletano. A partire da disegni realistici, mantenendo soltanto i dati significativi, si è proceduto alla rappresentazione mediante diagrammi in grado di restituire in forma schematica la realtà osservata, fino ad arrivare alla definizione di concetti sintetizzati in veri e propri loghi, capaci di evocare il contesto e di essere facilmente comprensibili anche a un pubblico non specialistico.
Tra i materiali selezionati e semplificati sono state individuate quattro categorie principali: morfologia, verde, infrastrutture e urbanizzato. La sovrapposizione e l’analisi di questi loghi tematici ha permesso di restituire in maniera immediata l’evoluzione di Napoli, sviluppatasi longitudinalmente rispetto alla costa e compressa tra il mare e la marcata morfologia collinare, evidenziando inoltre come, attraverso le varie fasi di espansione, la città abbia progressivamente urbanizzato i grandi polmoni verdi che un tempo la circondavano.


Il risultato finale di questo processo di selezione e semplificazione è un logo capace di restituire l’immagine del territorio di Napoli e delle sue componenti principali. Su questa base grafica sono state sovrapposte, mediante proiezioni volutamente esasperate, le principali scalinate e gradonate appartenenti al sistema oggetto di indagine, enfatizzandone la presenza e il ruolo all’interno della struttura urbana.



«… e immagino com’erano un tempo, come cambierà in futuro, cosa ne resterà un giorno».
Questa citazione, tratta da una poesia anonima incisa su una delle scale di Napoli, ha costituito il punto di partenza dello studio.
Il lavoro si è interrogato sul significato e sul valore originario delle scale: infrastrutture pedonali essenziali per l’attraversamento trasversale della città, in grado di collegare il centro storico con le aree collinari. Sebbene Napoli sia tradizionalmente percepita come città di mare, la sua conformazione urbana è fortemente legata a una morfologia collinare, con alture di diversa entità che hanno condizionato lo sviluppo insediativo nel tempo.
Le gradonate rappresentano i percorsi che, dalle colline, scendono verso il centro e il mare, e costituiscono, almeno nella loro impostazione originaria, alcune tra le vie più antiche della città. La loro genesi è spesso legata al tracciato di antichi corsi d’acqua o alla necessità di raggiungere luoghi di rilievo come chiese, monasteri e castelli.






Nella città contemporanea sono mutate le modalità con cui il tempo regola la vita quotidiana, così come si sono ridefinite le coordinate spaziali dell’esperienza personale. Gli spostamenti sono oggi ottimizzati, più rapidi e spesso alternativi alla mobilità dolce. Di conseguenza, l’uso delle scale è progressivamente diminuito, relegandole a luoghi marginali, degradati e poco frequentati.
La Pedamentina di San Martino, una delle più antiche e suggestive gradinate di Napoli, rappresenta emblematicamente questa condizione. Un tempo elemento strategico di collegamento tra il Vomero e il centro storico, oggi versa in stato di abbandono, avendo perso il proprio ruolo nel metabolismo urbano. Come gran parte del sistema delle scale cittadine, ha concluso di fatto il proprio ciclo di vita funzionale.
In una prospettiva futura, il sistema delle scale di Napoli potrebbe riacquistare centralità non solo come infrastruttura di collegamento, ma come spina dorsale di un più ampio sistema di spazi aperti. La loro riattivazione all’interno del disegno urbano, in una strategia di riciclo complessivo, consentirebbe di trasformarle in percorsi dolci, alternativi e attrattivi, connessi a spazi vitali e multifunzionali, capaci di generare nuove relazioni e usi nella città.

Dettaglio di NapoliGRAM + Ri-funzionalizzazione delle Scale e del sistema del verde

Dettaglio dello Stato di Fatto

Dettaglio dello Stato di Progetto

Dettaglio delle nuove funzioni delle Scale di Napoli